Mare d'inverno

 

Mare d’inverno.

Voglia di raccontare, di gridare, di rivoltare l’abisso e portare alla luce il profondo.

Onde: giganti benne dai denti bianchi e affusolati. Alimentate un grembo mai sazio, senza fine carezzate la sabbia umida. Lasciate umori che si asciugano al sole, echi bianchi di sale.

Mare d’inverno, quando l’onda arriva agli occhi, ribatte sul Cuore e l’anima vibra.

Mare d’inverno in te ribatto e m’imbatto.

Aspetto un segno del Cielo che paziente osserva, custodisce silenzioso le profondità della Luce.

Per Cristo, con Cristo, in Cristo, è preghiera che come onda ribatte e s’imbatte. Fa eco nell’anima.

Sulle labbra si arriccia, nel Cuore è marea, forza gravitazionale che innalza e commuove.

Mare d’inverno, al sale bianco dono il fiele che mi allontana dal perdono. Nel grembo delle tue onde aspetto un segno del Cielo.

Intanto l’onda è grano che rivolta l’abisso e porta alla luce il profondo.

Nella risacca la mia preghiera, vuota di paura, s’imbatte e ribatte.


Commenti