La Cura
Ora vivi col Cuore annidato nella Mente e un ponte verso il Cielo.
Hai vuotato la soffitta, dal lucernario guardi le
stelle.
Vivi con un seme di Fede nel Cuore e col respiro
nell’anima.
Passeggi nei cimiteri delle tue vite. Sei divenuto
figlio, madre e padre.
L'abbandono: la prima ferita.
Sul viso il sale di quella lacrima rappresa.
Aperte le dita chiuse a pugno trovi la cura.
Nudo ritrovi in Dio l’abbraccio mancato.
Ora il Tempo è un punto lontano dalla linearità, è nel
Tutto.
La paura e la rabbia depongono gli alibi nelle lacrime. Non hanno
più forma né accento.
Il mare del tuo finito lambisce i bordi dell’Infinito.
Ti abbandoni nelle braccia del Padre: è cura di ferita

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