Credo



Era un ragazzo quando la incontrò per la prima volta. Vide gli occhi color nocciola e il suo sorriso disarmante. Avevano in comune lo stesso nome, il proprio coniugato al maschile l’altro al femminile. Dopo qualche ora insieme gli sembrò di conoscerla da sempre. Lei era lì, al di là di quella grata, protetta da quella Fede che andava oltre il tempo e lo spazio. 

Fede, quella nel suo Cuore, quella di metallo che le cingeva il dito e che battendo sul legno scandiva il tempo della preghiera. 

Quel Credo era lontano, confinato in un altro tempo, in un altro spazio, nelle logiche terrestri, nel concetto finito di morte e di vita.

Una sera di maggio al calar del sole il vecchio monaco accompagnò il ragazzo all’altare. 

I passi lenti, il respiro profondo e la Vita che scorre dinanzi agli occhi. 

La mano del vecchio monaco era sulla sua spalla, a sostegno e fiducia. 

La sala del sigillo fu unta e benedetta e da quel giorno, goccia dopo goccia l’olio fu balsamo, dapprima sul pensiero poi nel Cuore. 

E come il bruco, finito di strisciare, abbandona le sue vesti e senza aver paura della morte, lascia spazio alla farfalla, che nella sua fragile e delicata bellezza mostra la sua essenza, così lui pian piano imparò a spogliarsi delle logiche terrestri e a riconoscere la sua essenza.

Provò a tornare all’origine… rilesse allora il “Credo”. Lo recitò passeggiando, prima sottovoce, poi a voce alta. Lo recitò cercando di trovare in ogni parola l’equilibrio… 

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra, di tutte le cose visibili e invisibili.

Nell’abbandonare la paura trovò il Padre, onnipotente ma Padre. E se l’invisibile agli occhi fosse stato visibile al Cuore? 

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. 

La Luce diviene carne, manifestazione terrena, tattile e non eco lontano dell’Universo. Memoria primigenia della creazione. 

Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal Cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. 

Maternità, strumento divino di creazione. Umori d'amore che sfamano. Duplicità di essenze che nella divina Umiltà si fanno Magnificenza.  

Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. 

Duplice natura di carne e luce. Onda di marea che nella risacca svela il segreto della Vita e della Morte.

Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. 

Sposa del suo Sposo nel corpo e nello Spirito. Scia che cinge l’Anima e colma il Cuore.

Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà.

Amen.

Tacque e sulla lingua restò come il sapore di nuvole.

Lasciato il Sepolcro della sua incredulità fu bagnato da acqua. Scorse il Tai Chi del Cuore e di nuovo fu pronto ad accogliere e a lasciar andare la paura di morire.

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