I' Vaco e Vengo





Guardavo le mie impronte sulla sabbia umida e i versi di questa canzone risuonavano nella mia testa…

“Voglio 'o mare pè chi fa bene e chi fà male pè chi si cerca e va luntano e per sognare poi qualcosa arriverà…”


Nel silenzio del tramonto la voce del mare mi inondava con la sua meraviglia… Mi misi a sedere… 

All’orizzonte il sole sembrava diluirsi nel Cielo. L’anima bianca dell’onda per qualche istante vedeva la luce poi ritornava nel profondo. Sulla riva un vecchio pescatore attendeva che qualche pesce abboccasse all’amo. La lenza, tesa, al vibrar della luce proiettava sull’acqua i suoi fremiti. 

Pescatore stanco… la barba lunga e bianca, la fronte increspata di onde antiche. Gli occhi incorniciati da sottili e profonde rughe, tagli di vita vissuta, custodi di salsedine. Le labbra socchiuse, screpolate, arse dal sale.


L’anima dell’onda tornò alla luce e il pescatore intonò… 


A’ Vita è n’esorcismo … I’ Vaco e vengo… 

I’ Vaco e vengo di Vita in Vita, tra il Dentro e il Fuori.

I’ Vaco e vengo tra Cielo e Terra, tra Onde e Vento.

I’ Vaco e vengo tra i battiti  ind'o 'o core e i tumulti e ll'anema.

I’ Vaco e vengo dentro e fuori di Te. 

I’ vaco a truvà a meraviglia rò creato nel Vuoto delle mie Fragilità.



Commenti