Preghiera
Perché preghi, gli chiesi… e lui con gli occhi bassi e la voce suadente disse:
“Prego per combattere, per separare ciò che sono da ciò che non sono e non voglio essere… Prego per separare la luce dall’ombra... entrambe sono in me, nel mio Cuore. Prego perché sia solo una delle due a vincere... tu quale sceglieresti?’
Io, sorpreso, restai immobile come le mie labbra che sembravano essersi addormentate dopo un lungo bacio. “Per combattere?”, chiesi ancora confuso.
“Sì prego per combattere… e mi figuro come un guerriero. L’armatura e la spada sono quelle di un vecchio samurai… i pantaloni scendono sotto i piedi e le maniche arrivano ben oltre le dita… il katana pesa fra le mani di me bambino… sì perché quando prego e combatto e sono un guerriero torno bambino, mi vedo bambino.
Quando prego danzo, il respiro mi accompagna. Talvolta socchiudo gli occhi e cerco sul fondo delle palpebre quell'immagine di me che incontra suo Padre e sua Madre… perché tutto è Uno. La sua mano è protesa verso di me, talvolta mi sembra di afferrarla, altre mi sembra così lontana e allora stringo più forte il katana e taglio. Taglio le radici che mi legano all'ombra, così sento il Cuore che fa un respiro profondo e quella mano sembra più vicina.
Prego per combattere e mi figuro come un guerriero schierato nel campo di battaglia e vedo anime, decine di decine, centinaia di centinaia… ognuna con le sue armi, ognuna con il suo Cuore…“

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