Poesie III
Due
Vorrei esser due.
Disegnarti con le dita, cancellare la tua assenza.
Vorrei esser due.
Mancare alla mia solitudine, essere alla tua presenza.
Vorrei esser due.
Talvolta grembo di te, altre calco.
Dimenticare me nel tuo respiro e ritrovare te nei miei occhi.
Vorrei ciò che manca alla mia metà.
Infinito
Nella ragionevole consapevolezza dell'esistenza si distende l'infinito.
Espande le sue frange, divora il tempo, invade e consuma lo spazio.
Oltre il respiro, si manifesta la consapevole ragionevolezza della finitudine, solitudine dei nostri migliori intenti.
Si contrae il grembo che contiene e alimenta la sete del lontano, le nostre razionali, immortali bugie.
Oltre la paura dell'abbandono si manifesta la scelta di fiducia...
Oltre la trascendenza resta l'immanenza dell'infinito che ci appartiene al di là della semplice dualità dell’amore.
Somewhere
Somewhere, negli occhi venati d'azzurro, sulle labbra d'un rosso amaro.
Somewhere, nella voce, in quel che nasconde il silenzio.
Somewhere, fra le mani, nel respiro.
Mi appartieni.
Nella testa, nelle solitudini come nelle moltitudini.
Ti appartengo.
Indifesi, sospesi tra intenzioni e nuvole ci incontriamo.
Somewhere, nowhere.
Pianto
Il pianto è in ascesa. Dallo stomaco come un grumo si spande.
È in gola. Bolo denso e pesante.
Lo stomaco vuotato si contrae e si torce.
In ascesa, il pianto è negli occhi.
Le lacrime s'appigliano alle rughe, confini amari di palpebre socchiuse.
Discende il pianto è sul viso.
Umori d'anima si distendono.
S'asciugano.
Il sale resta a memoria dell’amaro.
Debiti
Paghiamo il debito.
A volte per colpa, altre per disattenzione, talvolta per destino.
Saldiamo il debito per non lasciarne l'eco.
Rimettiamo i nostri debiti.
Come in preghiera.
Contiamo i giorni, mai il Tempo fu clemenza o dimenticanza.
Lo strozzino è volto invaso da labbra. Agli angoli della bocca è bava bianca.
Non porge la mano, non dà resto, non emette fattura.
Lo strozzino è corda, tesa.
È nodo all'anima.
Ruba respiri, dei più profondi.
Il respiro più profondo è radice e conserva sulle labbra il più dolce dei sorrisi.

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