La Sposa del Mare
Fu tempesta d'acqua e di vento. Le onde si ribellarono alla quiete e tutto inghiottirono.
Il corpo di 'Ntonio lo imprigionò il mare, i resti della sua barca divennero una scia solitaria.
A testimonianza di quella notte restò il silenzio nero del giorno seguente e, la luce delle candele trascinate dalle onde perché fosse consolazione per i corpi dei dispersi.
Ninuccia restò sola. Vedova sposò il mare.
Continuò ad intrecciare reti vicino la riva. Talvolta alzava lo sguardo e porgeva l'orecchio all'orizzonte in cerca di un'eco.
Raramente andava per mare. Attendeva come sanno fare i vecchi e, nell'attesa parlava alle onde.
Una notte d'agosto Ninuccia si vestì di bianco, raccolse le reti e remò fino al largo.
Accese la lampara. Recitò le sue preghiere in silenzio, come si confà a rispetto della notte.
Si lasciò cullare dalle onde, si inebriò delle stelle, le vide muoversi di quei moti che solo i folli intuiscono e riescono a dipingere.
Lasciò cadere le sue lacrime in mare e fu allora che la sua intimità divenne vastità. Tornò a guardare le stelle poi volse lo sguardo alla luna e timidamente arrossì.
Gettò le reti e prese a sognare. Sognò la sua infanzia, le corse a piedi nudi sulla sabbia, le soste a raccogliere le conchiglie. Sognò i suoi abiti bianchi stesi al sole d'agosto sulla terrazza imbiancata a calce.
Sognò 'Ntonio, le sue mani ruvide, la pelle cotta dal sole, le labbra screpolate e quelle rughe attorno agli occhi dove scorreva e s'annidava il sapore del mare.
In balia delle onde si perse fra i ricordi. Naufragò nel passato fino a quando i confini del tempo non divennero dimenticanza. Restò lì a margine.
L'ultimo ricordo si perse nel sogno e questo si perse nel mare.
La sposa del mare si destò. Prese a issare le reti e, mentre vedeva i pesci dibattersi, il respiro le si fermò in gola. Aprì la bocca come a gridare, poi si portò le mani al petto.
Credette di morire, sentì il suo cuore battere come non aveva mai fatto, lo sentì dibattersi come quei pesci che cercano di ingurgitare gli ultimi respiri.
Credette che di lì a poco quel cuore si sarebbe gonfiato fino a esplodere. Così chiuse gli occhi e consegnò la sua vita al mare.
Le onde abbracciarono quel corpo di donna e lo cullarono prima dell'ultimo addio. Il cielo scomparve e gli occhi si riempirono di mare.
Le profondità accolsero la donna, divennero nuova stanza nuziale. La vedova aveva ritrovato nel mare il suo sposo.
E mentre gli anziani raccontano che prima di morire la sposa del mare avesse rivisto 'Ntonio, tutti i bambini sanno che l'Amore dal Lontano s'annida e scorre nelle onde.

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