Noa


E la piccola Noa gli prese la mano. Lei mosse i primi passi sulla sabbia, dondolando, come a imitare il mare e le sue onde. Lui l'accompagnava, attento, nel suo incedere. Se ne stavano silenti. 
A tratti rapiti dal mare, a tratti dalla sabbia umida, fertile di conchiglie. Talvolta la piccola Noa raccoglieva qualche guscio, qualche sasso colorato e liscio, levigato alla perfezione dal tempo e dall'acqua. Affondava le sue mani nella sabbia, ne prendeva, curiosa, a manciate poi un po' disgustata, cercava di far tornare bianche le sue dita. 
E la piccola Noa, tornò a prendergli la mano. Mosse i suoi passi sulla riva, lasciando orme leggere e impalpabili. Lasciando al mare i suoi pensieri puri e semplici. Leggeri!…Lui l'accompagnava, le parlava delle onde. 
A tratti restava in silenzio, lasciando al mare i suoi pensieri, gravi e densi. Malinconici!…Provarono insieme a chiamare il mare. "Mare, mare"…Le onde facevano eco. D'un tratto Noa ruppe il silenzio e pronunciò il suo nome. Lui sorrise, i suoi occhi si bagnarono. Poi lasciò al mare i suoi pensieri. Ora leggeri!


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